premiato a Roma per aver adottato la “nuova” tecnologia con ossatura portante in cemento armato. Fu completato nel 1921. Adattandosi ad un lotto di forma trapezoidale, l’edificio è articolato in due corpi di fabbrica che si sviluppano su due elevazioni. Il prospetto principale, in finta pietra al piano terreno e al piano superiore in intonaco liscio limitato agli angoli da paraste, presenta tre grandi ingressi con cancelli in ferro battuto decorati con motivi liberty. Dall’atrio d’ingresso si accede agli uffici e frontalmente allo scalone che attraverso due rampe simmetriche conduce al piano superiore dove sono situati i saloni di rappresentanza e il salone di ricevimento, con stucchi e un soffitto decorato in affresco da Andrea Alfano che raffigura il tema della “Ricostruzione” (un gruppo di figure atletiche che solleva una colonna).Sul prospetto principale del primo piano si aprono finestre decorate con mensole e motivi floreali e, in corrispondenza del corpo centrale, tre balconi non aggettanti con balaustra in pilastrini di cemento. La parte centrale, si arricchisce di festoni e gruppi scultorei.