La tomba è del tipo ‘a camera in muratura’ ed è datata tra III e II secolo a.C.
Essa è costituita da un unico grande vano (lungo 2 m, alto 1,45 m e largo 65 cm), coperto con volta a botte, dove trovava sepoltura un unico defunto. Lo scheletro, deposto con il capo rivolto a est, era steso su un sottile battuto di malta; il corredo era costituito da sei unguentari, un vasetto per belletti (pisside), una larga coppa (patera) a vernice nera e uno strigile bronzeo, strumento utilizzato per detergere il corpo dopo l’attività fisica, dotato di anello per sospensione. Fuori dalla tomba sono stati rinvenuti sei piccoli capitelli fittili, un prodotto tipico delle necropoli reggine: si trattava di riproduzioni miniaturizzate e colorate di capitelli di stile corinzio caratterizzati da volute, fiori di loto e motivi vegetali articolati in tralci, che dovevano decorare la struttura portante di una kline funeraria. Per le sue peculiarità strutturali, la tomba rientra nel gruppo delle sepolture cosiddette ‘a carattere monumentale’, fiorite a Rhegion in epoca ellenistica e realizzate come status symbol della committenza.
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